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mercoledì 19 giugno 2013

Lettera aperta al giudice Gabriella Nuzzi, Paolo Ferraro : ma allora quello che avevo scoperto allora anche di più generale era noto e mi sequestrarono in contemporanea .



LETTERA APERTA AL GIUDICE GABRIELLA NUZZI

Tostato da  http://www.caffenews.it/
Riprendiamo da Sanniopress.it la lettera aperta indirizzata al giudice Gabriella Nuzzi, vittima della grave vicenda Why Not-CSM che portò a misure disciplinari, oltre che nei suoi confronti, nei riguardi dei magistrati Luigi Apicella, Dionigio Verasani e Luigi De Magistris.

Giudice Nuzzi, il 30 settembre dello scorso anno lei coraggiosamente denunciava dalle pagine del Fatto Quotidiano l’esistenza di “una falla nel sistema, l’inaspettato logorìo dei meccanismi di controllo. Meccanismi perversi, criminosi, grazie ai quali gruppi di potere trasversale hanno usurpato posti strategici all’interno delle istituzioni del Paese, generando un tentacolare sovra-apparato che ne plagia il funzionamento democratico per asservirlo al culto del dominio personale e del profitto”. Le sue parole furono, però, accompagnate da un assordante silenzio. La “stampa di regime” si adeguò ai diktat dell’oscuramento, della mistificazione, dell’omertà e dell’emarginazione. Fu “più facile e conveniente espellere i virus e ridurli in quarantena”, come lei stessa coraggiosamente denunciò in quell’intervento.
A distanza di un anno, l’inchiesta sulla P3 le ha dato ragione, svelando i meccanismi di funzionamento del “tentacolare sovra-apparato che plagia il funzionamento democratico per asservirlo al culto del dominio personale e del profitto”.
Ma, soprattutto, ha dimostrato che erano riconducibili a quel sovra-apparato i principali protagonisti di una delle più oscure pagine della storia della magistratura del nostro paese, e cioè quello relativo alla sua “cacciata” dalla procura di Salerno da parte del Csm, unitamente a quella del procuratore Luigi Apicella e del suo collega Dionigio Verasani. Quella che, in vero, lei giustamente definisce “la Grande Bugia della guerra tra le procure di Salerno e Catanzaro, creata ad arte per sottrarre a me e ai colleghi salernitani le inchieste sugli uffici giudiziari calabresi e privarci delle funzioni inquirenti”.
Lei, con garbo e stile, ha ricordato ieri (6 agosto 2010, ndr), sempre sulle pagine del Fatto Quotidiano (fonte: www.19luglio1992.com, ndr), che “alcuni di coloro che hanno concorso alla nostra epurazione pare avessero incontri con presunti appartenenti ad un’associazione segreta”. Ed ha poi confessato che “non è stato facile resistere a tanta violenza morale. Una violenza frutto di arbitrio, che ha indecentemente calpestato ogni regola, senza arretrare neppure di fronte al riconoscimento giurisdizionale della legalità e necessità dei nostri comportamenti. La delegittimazione, l’isolamento, l’eliminazione sono metodi di distruzione mafio-massonici. E noi abbiamo pagato per aver osato far luce sulla massoneria politico-giudiziaria. Da allora, pazientemente, ho atteso che a parlare fossero i fatti. E i fatti, nel tempo, come tasselli di un incomprensibile puzzle, si stanno lentamente ricomponendo”. Ha, inoltre, concluso il suo intervento affermando che “con il ripristino del primato del Diritto e il ripudio definitivo delle logiche di appartenenza e protezionismo… l’Ordine giudiziario può sperare in un autentico rinnovamento morale, nell’interesse supremo del popolo e della democrazia”.
Purtroppo, come ha ricordato nei giorni scorsi il suo ex collega Luigi De Magistris, sempre sul Fatto Quotidiano, “il Csm uscente è stato uno dei peggiori della nostra storia repubblicana, quello che ha impedito a magistrati onesti e scomodi di indagare sulle deviazioni del potere”. Al posto del “pessimo Mancino, l’uomo delle tante ombre”, però, è stato designato Vietti, “già modesto esponente di un precedente Csm, espressione della partitocrazia, tra i promotori della legge sulla depenalizzazione del falso in bilancio e del legittimo impedimento”. E accanto a lui siederanno “l’avvocato di Berlusconi, l’avvocato di Bossi, quello di D’Alema e uno stretto collaboratore del ministro della Giustizia Alfano”.
Nonostante ciò, come giustamente ha sottolineato De Magistris, il presidente della Repubblica, “nel saluto di commiato all’uscente Csm e a Mancino, con il quale ne ha condiviso la guida, afferma che i nuovi membri laici non sono espressione di gruppi politici”. Lo stesso presidente Napolitano che, come ha più volte ricordato Marco Travaglio, “denunciò vibratamente la bufala dello stallo dell’inchiesta “Why Not”, clamorosamente smentita poi dal gip di Perugia Massimo Ricciarelli nel provvedimento con cui il 9 settembre dello scorso anno, nel silenzio tombale di stampa e tv, archiviò il procedimento aperto dalla Procura generale di Catanzaro” nei suoi confronti, oltre che nei confronti del procuratore Luigi Apicella, del sostituto procuratore Dionigio Verasani e dell’ex pm Luigi De Magistris. E, soprattutto, lo stesso presidente della Repubblica che, assieme a Csm e Anm, politici di destra e di sinistra, avallò la tesi, totalmente infondata e fasulla, della cosiddetta “guerra fra Procure”. Quella che lei oggi giustamente definisce la “Grande Bugia”.
Queste vicende non inducono certamente all’ottimismo. La parte sana di questo Paese ha, però, un dovere morale: quello di ringraziare le persone che, come lei, come il procuratore Apicella, come i giudici De Magistris e Verasani, come gli amici Gioacchino Genchi e Carlo Vulpio, hanno pagato un prezzo altissimo per il sol fatto di aver svolto il proprio lavoro con dignità e onestà, senza condizionamenti o calcoli utilitaristici.
Billy Nuzzolillo
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IL MEMORIALE DEL 7 MARZO 2011

IL DOCUMENTO SU PISTA FAMILIARE E USO ETERODOSSO DEL DIVORZIO ( e allegati )

LE PROVE AUDIO della CECCHIGNOLA e relative contestualizzazioni

GLI ESPOSTI DENUNCIA MEMORIE AL CSM CHE SMASCHERAVANO GIA’ NEL 2012 LA MANOVRA CRIMINALE SOTTESA E LA IDENTITA' DI QUESTO PERICOLSO APPARATO DEVIATO

LA LETTERA DI NON DIMISSIONI ( l’opposto di ciò che hanno fatto i tanti magistrati martirizzati in silenzio dall’apparato deviato )

ORA POTETE SINO IN FONDO CAPIRE DA SOLI QUALE FOSSE LA POSTA IN GIOCO:

PERCHE’ DOVEVA ESSERE DISTRUTTO IL MAGISTRATO PAOLO FERRARO

PERCHE’ OPERARONO DI CORSA IN CONTRO TEMPO PER TENTARE DI ARGINARE LA INFORMAZIONE E DENUNCIA PUBBLICA CHE AVREI SVILUPPATO E CON QUALE ARCHITETTURA CRIMINALE SI MOSSERO

QUALE DISEGNO E GESTIONE DEL REALE POTERE DOVESSERO DISPERATAMENTE NASCONDERE

SE VI FOSSERO IN GIOCO E QUALI COMPONENTI DEVIATE ( E COME OPERASSERO )


COSA TEMEVANO CHE POTESSE ANCHE EMERGERE

COME ABBIANO OPERATO NEL SILENZIO

COME ABBIANO ATTIVATO LA FINTA CONTROINFORMAZIONE CHE COSTRUIVA IL MITO DI PSEUDO ASSOCIAZIONI CHE COPRIVANO POTERI REALI

E PERCHE’ SOLO PAOLO FERRARO POTEVA ARDIRE E DENUNCIARE RICOSTRUENDO TUTTO E CONTESTUALIZZANDO TUTTO ( SENZA IL TESTIMONE CHE CONTESTUALIZZA LE PROVE OGGETTIVE NON ESISTONO E NON HANNO UN LORO AUTONOMO SENSO COMUNQUE )

COME SIANO ARRIVATI A COMPIERE L’ERRORE MADORNALE DI METTERE IN MANO AL MAGISTRATO PAOLO FERRARO LA PROVA CERTA OBIETTIVA ED INDELEBILE DELLE MANOVRE FATTE E REATI CONNNESSI IN UN CASO EMBLEMATICO

CON QUANTA VOLGARE SICUMERA E VIOLENZA ABBIANO TENTATO DI ARGINARE LA INFORMAZIONE ANCHE A LIVELLO DI CONTROINFORMATORI DI REGIME ATTRAVERSO QUELLO CHE ORMAI IN MOLTI CHIAMANOIL "PROTOCOLLO PETTEGOLO“ ( Derisoriamente)

QUANTA INTELLIGENZA E SENSIBITA’ INTELLETTUALE IMMISERO NEI LORO DUE STUPENDI SCRITTI LUCIANO GAROFOLI ED ENRICA PERRUCCHIETTI QUANDO ANCORA STAVO CENTELLINANDO PROVE ED ANALISI


QUANTO SENSIBILE IMPEGNO SIA STATO MESSO DAI MIGLIORI DI VOI ( per ora ) AVENDO CAPITO BENE E STUDIATO …


PERCHE PAOLO FERRARO ERA ED E’ AMATO E STIMATO DALLA POLIZIA GIUDIZIARIA E DAI MIGLIORI MAGISTRATI NON CRIMINALI E DEVIATI

ORA AVETE INFINE quindi DAVANTI, ED ATTRAVERSO ME E LE VICENDE A ME COLLEGATE, UNO SPACCATO CRIMINALE DI POTERI DEVIATI CHE APRE LE PORTE A TUTTO QUELLO CHE DI CERTO ED INDICIBILE ABBIAMO INDICATO E ANALIZZATO COME DIRETTI TESTIMONI.

UN ORDITO CRIMINALE PLURIENNALE :
IL CASO FERRARO I SILENZI COLPEVOLI O CRIMINALI


UN BEL GUAZZABUGLIO INTERAMENTE DISTRICATO


RITROVANO NOTIZIE PREZIOSE SULLA INDAGINE FIORI NEL FANGO

IL RUOLO CRIMINALE E MALATO GIOCATO DA UNA FETTA DI MAGISTRATI DEVIATI DELLA PROCURA DI ROMA CHE AVEVA TUTTO DA PERDERE SE FOSSE USCITO FUORI QUELLO CHE AVEVANO COMBINATO , A PARTIRE DA PAOLO FERRARO
E qui un ringraziamento non alla rosa ma alla Margherita ...

DAL CASO FERRARO ATTRAVERSO LA GRANDEDISCOVERY, ALLA ENUCLEAZIONE DEL GOLPE STRISCIANTE E DELLE ATTIVITA' E METODOLOGIE CRIMINALI, SINO ALLA RICOSTRUZIONE DEL RUOLO TATTICO E STRATEGICO DELLA "SUPERGLADIO" E DELLA SUA COMPOSIZIONE. SCHEDA RIASSUNTIVA E ARTICOLI RILEVANTI SULLA "SVOLTA" del 2014 2015.
http://cdd4.blogspot.com/p/dal-caso-ferraro-alla-gradediscovery.html


Per i pigri inguaribili (e gli gnorri in malafede) semplifichiamo qui, segnalando che sono le prove concrete e le analisi ed i ricontri che contano con metodo concreto e storico documentale, empirico e inestigativo ( da gnosis, e cioè conoscenza reale scientificamente riscontrabile, mediante attività di intelligence ) :
  • un magistrato ( noto, impegnato e ancor più stimato nel mondo giudiziario romano e diagnosticato per caratteristiche e doti da tempi addietro) viene “messo in mezzo “ con tecniche varie in stile servizi deviati, sin dal 1992, e già attenzionato da prima, ma scopre sempre qualche minuto prima quello che non doveva scoprire e che svela un intero vaso di pandora coinvolgente anche mondi militari ed altri ( oltre quello che gli accadeva vicino), quando nel 2008 riesce ad acquire prove che gli consentono di capire ed avviare una vera e propria inchiesta, "sotto attacco concentrico".
  • Per tappargli la bocca, visto che continuava ad approfondire e capire, lo sequestrano nel 2009 con una attività da tempo costruita nei suoi presupposti a tavolino dalla psichiatria deviata secondo i moduli dell'ancient Tavistock Institute ( ti accerchiano, distruggono famiglie e situazioni personali e poi cercano di tombare il tutto compreso l'accerchiato ).
  • L'operazione non riesce per vari motivi, tra cui carattere coriaceo e speciale attitudini della vittima predestinata, così come falliscono ed erano falliti i vari tentativi distruttivi e di inserire step e profili nella vita dello stesso magistrato, un po' ingenuo e puro ma tanto tanto "odiosamente" intelligente.
  • Di fronte ad una valanga di prove montante cercano di delegittimarlo per la via della ignominiosa dispensa dal servizio, ma questa è talmente incongrua sul piano della nota e reale professionalità del magistrato che fanno l'ennesimo autogol, a prescindere dal coacervo di falsità costruite a tavolino e manipolatorie.
  • Non paghi perseguono la via del distruggerlo tramite la morte civile e l'infangamento e sinanche un incredibile tentativo di nominare amministratore di sostegno, dopo aver avviato lo strangolamento economico , destituendolo.
  • Da ultimo tra il settembre 2013 ed il giugno 2015 nel tentativo a tenaglia di distruzione dell'uomo ed intellettuale, e dell'ultimo rapporto interpersonle (quinto) emergono prove finali conclusive su vari piani, di rilievo generale.

Dalla analitica ricostruzione con prove del tutto emerge, e viene progressivamente analizzato, uno spaccato tecnico metodologico, storico strategico a matrice anche internazionale, e la normalissima e vera identità di quelli che si definiscono "poteri forti" e che forti non lo sono più perchè INTEGRALMENTE posti allo scoperto, sinanche nei patti e legami con associazioni criminali territoriali . LA "SUPER GLADIO" come associazione per delinquere condivisa "bicromatica", strettamente inquadrabile nella configurazione legale delle associazioni di stampo mafioso, alla cui scoperta finale si erano "solo" avvicinati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.


LA SUPER GLADIO. RISPOSTA A CHI OSCILLAVA TRA IL CHIEDERE E PROVOCARE : "Una organizzazione siffatta , composta ai vertici da una nomenclatura trasversale di qualche centinaia di persone di casta pubblico privata e militare e conseguente articolazione sociale ( non sufficientemente guidata in modo diretto), con un cordone cultural operativo e teorico alimenta artificialmente il mito di sè (stessa) attivando tutti i simboli, metodiche e strumenti che si poggiano su ignoranza, subcultura e "primitività".

Una volta scoperta è inerme, ma può ancora contare sul potere individuale dei singoli e sulle coperture di sistema e sotto alleanze.

Una volta spezzata la coesione, disarticolate le alleanze perché incrinata la subalternità, può ancora contare sulle coperture di sistema e sul "lavoro" di "pubblicità" informativo propagandistica e di condizionamento culturale, ma "verso il basso".

Non appena disarticolata la "fascia di copertura" inesorabilmente , in fase di crisi, è assoggettata al vaglio di opportunità della sua sopravvivenza e il numero dei "caduti" è direttamente proporzionale alla intensità del giudizio di inopportunità suindicato ed alla incisività della lucida azione avversa. La banalizzazione umana di Aleppe coincide con la sconfitta della organizzazione criminale storicamente determinata. Si riapre poi il nuovo ciclo storico .

"Satana" in terra (banali uomini e organizzazioni segrete) è nudo e ormai, grazie al nostro lavoro la gente , e le istituzioni non deviate vedono uomini ed associazioni criminali per quello che sono, sotto copertura e non - di fiori colorati - "

Con ciò introducendosi una riflessione dal titolo illuminante:

"LA MITIZZAZIONE AUTOGENA DELLE MOLTEPLICI REALTA' OPERATIVE OCCULTE DELLA SUPERGLADIO tra simbolismo, racconti terrifici, informazioni devianti e numerologie primordialiste".

Ma vi è anche un sottotitolo più semplice, per il diverso simpatico avvocato FRaceschetti e correlati disinformatori di "apprato", e per gli adepti del blog della "crusca della scuola", ostinati nel loro infantile ruolo denigratorio, scambiato per missione disinformativa :

" Come ti mitizzo una organizzazione criminale non legata al territorio, e le sue operazioni ed attività, disegnandola come realtà esoterica invincibile implacabile, pericolosa , ingenerando artificialmente omertà e mantenendone la segretezza: Non era il sistema, non era la Rosa rossa. E' un apparato deviato e segreto che ha "esaurito " il suo ruolo tattico, e non lo sa, lo teme solo, confusamente, e confusamente ormai agisce . Liberiamo l'Italia.


LA GRANDE DISCOVERY IL CASO PAOLO FERRARO E LE SORTI DELLO STATO.

La grande discovery, un'inchiesta circostanziata e corredata da un concreto impianto probatorio attraverso cui si delinea il quadro di una occupazione sistematica dei gangli vitali delle istituzioni da parte di organizzazioni deviate incistate nel cuore dello Stato e nelle sue articolazioni.

Ruoli, metodologie, strumenti e tecniche vengono messi a nudo così come messi a nudo protagonisti e una dimensione strategica ignota prima.

Il golpe scientifico ed il ruolo della SUPER-GLADIO ed i collegamenti internazionali necessari emergono dettagliatamente.

IL CASO PAOLO FERRARO utilizzato come pietra di paragone, strumento di analisi con prove e passpartout alla conoscenza dei sedimenti del vero potere sotterraneo che tiene parzialmente in pugno Repubblica e i tre poteri dello Stato, proprio in quanto il magistrato noto e stimato fu attenzionato e "diagnosticato" sin dal 1992 come un pericoloso potenziale "successore" troppo capace, indipendendente e rigoroso per non essere fermato, accerchiato, gestito ed infine ( a scoperte avvenute) sottoposto al tentativo di distruzione più eccellente che sia a noi noto .

Il CDD (Comitato Difendiamo la Democrazia) indica tappe e strumenti di un apparato criminale che può essere fermato ora che sono individuati proprio i segmenti anche istituzionali e normativi che ha posizionato in un ventennio ed oltre di marcia sotterranea, e che ne è plasticamente raffigurata già una prima nomenclatura di vertice.

La partita si gioca sensibilizzando le quote residue degli apparati legali e non deviati dello Stato e se così non fosse avremmo già perso in partenza, combattendo contro un apparato illegale che ha assommato la forza dello Stato deviata, la forza militare anche internazionale, la forza criminale della grande criminalità organizzata, la potenza degli apparati psichiatrico sociali magistratuali costruiti sotterraneamente per venti anni e di metodologie tecniche e attività di controllo su vari piani frutto della “intelligence” internazionale, mentre tutti guardavano, abbindolati, al gioco della politica visibile. A ciò si aggiunge la potenza intrinseca del capitalismo finanziario nonchè infine la FORZA OGGETTIVA DISTRUTTRICE DELLA CRISI STRUTTURALE DEL CAPITALISMO, almeno nell’anziano occidente in particolare mediterraneo, ad oggi.

IL nuovo progressivo regime totalitario a copertura pseudo democratica che va macinando diritti libertà e sicurezza sociale, e squinternando valori società e altro, si ferma solo chiamando a raccolta tutte le risorse sociali, statuali ed internazionali, su una analisi completa e chiara e su proposte e priorità conseguenti.



http://cdditalialibera.blogspot.it/2015/07/il-truman-show-che-inchioda-tutti-meno.html

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